venerdì 11 ottobre 2013

GALATEO - BUONE MANIERE A TAVOLA DALLA A ALLA Z


GALATEO
Buone maniere a tavola dalla A alla Z



ABBIGLIAMENTO
Nel rispetto dei commensali arriviamo a tavola puliti e ordinati, mai in costume o mutande!

BERE
Non si beve quando il boccone è ancora in bocca. Prima di bere ci puliamo le labbra col tovagliolo, ricordando che è il bicchiere (mai pieno fino all’orlo) che va alla bocca, non la bocca che scende sul bicchiere.

CONVERSAZIONE
Non si parla con la bocca piena e si lascia sempre che gli altri finiscano di parlare.
La tavola è un momento di scambio e condivisione, dove ognuno ha diritto di parlare e di essere ascoltato. Nessuno deve interrompere gli altri, invadere con i proprio discorsi tutto il tempo del pasto, né escludere altri dalla conversazione. Niente libri, giornali, televisione, telefono o qualsiasi cosa distolga l’attenzione dai commensali.

DOMANDARE
Se desideriamo qualcosa che è dall’altra parte del tavolo, non sbracciamo addosso agli altri per raggiungerla, ma domandiamo che ci venga passata. Chi desidera qualcosa deve dire «per favore» e «grazie».

EDUCAZIONE
Ai commensali ci rivolgiamo con educazione, sostituendo il “no” con “no grazie” e il “fa schifo” con un semplice “non mi piace” o. “grazie, preferisco un’altra cosa”. Non facciamo aspettare i commensali: a tavola si va tutti insieme e si comincia a mangiare tutti insieme. Non ci si alza da tavola prima.

FURTI
Rubare occasionalmente il cibo dai piatti dei fratelli può essere uno scherzo spiritoso, ma se il gesto è fatto solo per pigrizia, meglio servirsi dal piatto di portata.

GOMITI E MANI
Si tengono vicino al corpo e non si appoggiano sul tavolo.
Appoggia le mani sul tavolo
Gli inglesi appoggiano le mani sulle ginocchia, ma da noi non si fa così! Si potrebbe sospettare che stiate maneggiando chissà cosa sotto il tavolo, o che state rifilando al cane quello che non vi piace.

LINGUAGGIO
Qualsiasi parola che richiami alla mente immagini sgradevoli (violente, volgari o disgustose) è da bandire.

MASTICARE
Si mastica  con la bocca chiusa, senza fare rumori, usando le posate. Se siamo autorizzati a usare le mani, facciamolo con una mano sola. Il pane non si spezza a morsi ma con le mani e se lo mangiamo facendo “scarpetta” (cosa da evitare nei pranzi formali), usiamo la forchetta.

NASO
Soffiamolo con discrezione. Se prevediamo un’operazione rumorosa o prolungata, meglio appartarsi un attimo.

POSATE E PIATTI
Devono essere le posate ad avvicinarsi alla bocca, non la bocca a scendere verso le posate.
Le posate sporche non si appoggiano sulla tovaglia ma nel piatto (dentro, non sul bordo).
Ci serviamo dai piatti comuni usando le posate di portata e lasciando cibo a sufficienza per gli altri.
IL COLTELLO serve per tagliare ciò che non si può tagliare co la forchetta e non va mai portato alla bocca: Si usa per tagliare il formaggio ma non le uova.
LA FORCHETTA inforca un solo boccone alla volta.
IL CUCCHIAIO, quando è usato per una minestra, non va mai riempto fino all’orlo.
IL PIATTO FONDO si usa per le minestre liquide. Il piatto piano per i primi asciutti.
Tieni le posate correttamente
Non si stringono le posate con i pugni, ma si tengono a metà manico con tre dita. Non si tengono in verticale con la punta all'aria. Se gesticolate mentre parlate, appoggiatele.
Promemoria n. 1: solo alcuni alimenti possono essere afferrati con le dita.
Promemoria n. 2: il bicchiere si tiene dalla parte alta e non dal fondo: solo i bambini possono tenerlo con due mani.

RUMORI
Cerchiamo di non fare rumori a tavola, masticando o sorseggiando a bocca aperta, perché così roviniamo l’appetito agli altri.

SPUTI
Un ossicino, un seme, un nocciolino di ciliegia o di oliva: sputiamo silenziosamente dentro la mano, tenendo il pugno chiuso, o sulla posata, portata alla bocca, e poi appoggiamo l’oggetto indesiderato sul bordo del piatto, purché non sia sgradevole da vedere. Facciamolo in modo  disinvolto, senza imbarazzo. Se invece dobbiamo sputare cibo masticato, ci alziamo un attimo e andiamo in bagno.

STUZZICADENTI
A tavola non devono mai comparire.

TOVAGLIOLO
Serve per pulirsi le labbra. Si mette in grembo, non legato al collo.

VOLUME
A tavola sono sgraditi gli schiamazzi, le sgridate rumorose, le discussioni troppo animate, le risate sguaiate.

ZUPPE E MINESTRE

Si mangiano col cucchiaio, nel piatto fondo, mai troppo pieno. Quando la minestra è quasi finita, incliniamo un poco il piatto verso il centro della tavola per raccogliere meglio quello che resta.


Nessun commento:

Posta un commento