sabato 3 agosto 2013

Ci ha scritto Dario - UNA MERAVIGLIOSA ESPERIENZA ASTRONOMICA


LUGLIO 2013

Care Maestre e Compagni di classe,

vi voglio raccontare di un’esperienza veramente eccezionale che ho avuto in questi giorni. E’ cominciato tutto da una cena di mia mamma con i suoi vecchi compagni di scuola,


ed è da lì che è cominciato tutto così: la mia mamma conobbe un signore di nome Fabrizio che era molto appassionato di astronomia, essendolo molto ha un telescopio e quindi ha fissato un appuntamento a casa mia perché avendo molto spazio e molto buio dato che non ci sono luci intorno, si poteva scegliere un punto adatto per vedere un paio di cosette.

Dopo aver cenato andiamo a montare il telescopio che è un CELESTRON C8 FOCALE M. 2032 IN CONFIGURAZIONE SMITH - CASSEGRAIN (20 cm. di diametro di apertura) DOTATO Di MONTATURA EQUATORIALE E con software celestron standard. oltre 40.000 oggetti in memoria. Oculari utilizzati Meade. da 32 mm x 63,5 ingrandimenti con Lente di barlow 2 127 ingrandimenti. Il tutto sotto fuocheggiatore micrometrico (questi dati me li ha forniti Fabrizio perché altrimenti non me li sarei di certo ricordati tutti.

L’abbiamo montato in una zona aperta dove possiamo vedere tutto intorno fino all’orizzonte.
Il telescopio è bellissimo è formato da un grande tubo ma molto tecnologico, delle lenti, un cavalletto, una tastiera come una calcolatrice e ha 2 motori.

Ci ha spiegato Fabrizio che un motore serve per seguire le coordinate celesti che sono memorizzate nel software (sono ben 40.000 oggetti che si possono osservare); l’altro molto silenzioso segue la rotazione della terra sull’asse terrestre, sembra incredibile, ma è proprio così.

Per montare il telescopio dobbiamo aspettare il sorgere della stella Polare perché il telescopio deve essere puntato verso questa stella così importante fin dal mondo antico, in questo modo i riferimenti saranno corretti.

Da quando il telescopio è stato regolato è stato un’emozione continua.

Per primo abbiamo visto Saturno che è visibile ad occhio nudo a sud ovest, sembra una stella qualunque, in realtà se osservi bene è leggermente più rossa ed è a luce fissa, non è come una stella che si vede il tremore della luce. Quando abbiamo visto nell’oculare, siamo rimasti senza fiato, si vedevano benissimo gli anelli e persino 2 satelliti piccoli piccoli.
Abbiamo cambiato anche la lente mettendo quella di Barlow, si chiama così, che ingrandisce ancora di più.

Poi altri oggetti: Stelle, stelle doppie, ammassi stellari che non possiamo vedere ad occhio nudo perche sono lontani anni e anni luce e sono nel cielo profondo.

Qui sotto ci sono le foto e vi spiegherò alcune cose



Saturno visto dal telescopio

Arturo
E’ una stella chiamata gigante rossa, al telescopio si vedevano brillare i contorni come se fossero grandi esplosioni di raggi come quelle del sole, è a sud ovest ed è molto luminosa


M12 nella costellazione dell’Ofiuco
Sembravano dei brillanti


M32 in Andromeda
Questa ha una forma ellittica a spirale, ma non si vedeva molto bene perché è bassa all’orizzonte è il telescopio deve attraversare più atmosfera ed è inquinata dalla luce delle città



Stella doppia Mizar e Alcor nell’Orsa Maggiore. Possiamo vederla bene ad occhio nudo è la 2° stella del manico del carro e se si ha una buonissima vista, si vede un tremolio della sua “gemella”, in realtà Alcor è molto lontana da Mizar, ma l’effetto ottico la fa sembrare vicina.




 M5 nella Costellazione del Serpente. In questo ammasso stellare ci sono tante stelle gigante e sono quelle più rossicce e luminose.


VEGA nella costellazione della Lira e Stella del Triangolo Estivo


DENEB nella costellazione del Cigno e facente parte del triangolo estivo


Mappa del Triangolo estivo, ora anche nel cielo sappiamo rintracciare questo triangolo formato da stelle molto luminose.


M2 nella costellazione dell’Acquario


M10 nella costellazione dell’Ofiuco, altri Brillanti!!



M13 nella costellazione di Ercole, sono tantissime!!!



M52 nella costellazione di Cassiopea


Nettuno visto dal telescopio 


Questo pianeta è molto lontano da noi e quindi si è visto un po’ male, ma anche se era un puntino, ci rendevamo conto che era il gigante blu.




Perché gli ammassi stellari hanno tutti una sigla che inizia con “M”?
Leggete  qua sotto la storia di Messier che ha fatto molte scoperte astronomiche ed in suo onore, quando è stato creato il catalogo, gli oggetti sono stati nominati con l’iniziale del suo cognome.
Spero che vi sia piaciuto questo racconto, io da allora non faccio altro che pensare a quello che abbiamo visto io, la mia famiglia e alcuni amici, grazie a Fabrizio. Forse si potrà organizzare un altro appuntamento per vedere anche i crateri della luna, Fabrizio ci ha detto che sembra quasi che si possa camminare dentro e io non vedo l’ora!! Siccome mi sono emozionato tanto, questo racconto a voi Maestre ve lo mando via mail perché è troppo lontano settembre, quando ricomincerà la scuola e non ce la faccio ad aspettare!!
Ciao a tutti

DARIO










Charles Messier

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Charles Messier (Badonviller, 26 giugno 1730Parigi, 12 aprile 1817) è stato un astronomo francese.
È famoso per aver compilato un catalogo di 110 oggetti (principalmente nebulose e ammassi stellari), che porta il suo nome (Catalogo di Messier). Questo catalogo fu pubblicato per la prima volta nel 1774;[1] gli oggetti di Messier erano numerati da 1 a 110 (oggi convertiti nei numeri di catalogo da M1 a M110, con la M che indica il catalogo di Messier) e spesso sono ancora conosciuti con questi nomi.
Il suo scopo nel creare il catalogo era di aiutare i cacciatori di comete (come Messier stesso), e altri osservatori del cielo, a distinguere gli oggetti dall'apparenza diffusa ma fissi nel cielo, che potevano essere scambiati per comete. L'osservazione di queste ultime era infatti molto importante al tempo di Messier, mentre le nebulose dai contorni poco definiti visibili in posizioni fisse del cielo erano per lo più inspiegate ed ignorate, anche per la mancanza di mezzi tecnici (come telescopi sufficientemente potenti) che permettessero di studiarle in dettaglio. Ironia della sorte, Messier diventerà famoso per aver catalogato gli oggetti che non voleva vedere.
Nato il 26 giugno 1730 a Badonviller, cittadina del Nord-Est della Francia, Charles Messier, decimo di dodici fratelli, rimase orfano quando non aveva ancora undici anni. A ventuno anni decise di abbandonare la propria casa nativa per trasferirsi in città in cerca di fortuna, senza altra raccomandazione che una scrittura chiara e leggibile e qualche rudimento di disegno. Dirà di sé stesso: "ero nella condizione di condurre uno studio di un amministratore o di un procuratore della corte". Arrivato a Parigi, Messier venne assunto dall'astronomo Joseph Nicolas Delisle (Parigi 1688-1768) possessore di un osservatorio privato, presso Cluny. Messier fu incaricato di tenere i registri delle osservazioni, ma, innanzi tutto, di copiare una mappa della Grande muraglia cinese e una pianta di Pechino. Lavorando presso questo osservatorio, Messier si ricordò del piacere che aveva provato nell'osservare la cometa del 1744, una delle più curiose tra quelle dell'epoca, e l'eclisse di Sole del 1748, che fu fattore scatenante della vocazione di Lalande e Maskelyne (Londra 1732- Greenwich 1811). Così, seguendo gli insegnamenti di Delisle e di Libour, che lo iniziò nell'uso degli strumenti astronomici e all'osservazione delle comete e delle eclissi, Messier cominciò ad osservare il cielo.
In suo onore sono stati chiamati l'asteroide 7359 Messier[2] e un cratere sulla Luna.[3][4]



Saturno visto dal telescopio

2 commenti:

  1. Carissimo Dario,
    grazie1000 per avere voluto condividere questa entusiasmante esperienza.
    Un abbraccio, a presto

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  2. 17/08/2013

    E' bellissimo quello che ai scritto
    Ciao! DARIO ciao!

    Alessia Mambretti

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