mercoledì 5 giugno 2013

GIOCANDO CON LA WII: ANALISI DEI SENTIMENTI E SENSAZIONI....E SIAMO FINITI A PARLARE DELLE PAURE




Alcuni bambini giocano a Pokemon


  • Elena: a me piace giocare alla Wii, soltanto che questa cosa non mi è piaciuta più di tanto perché quando il Pokemon moriva, insomma, perdeva, mi sembrava  di morire, una piccola parte moriva, di me 


  • Matteo F: Anche se ho perso, questo gioco mi è garbato, anche se era la prima volta. E vorrei rifarlo. L'emozione è che pensavo di vincere e invece ho perso
  • maestra: e sapresti definire in cosa è consistito il tuo divertimento? Perché non ci giochi di nuovo, facendo attenzione a questo aspetto 
  • Matteo F: (gioca di nuovo) ho provato una sensazione di scappare. Mi tremavano le gambe, volevo vincere
  • maestra: ma era divertente o no?
  • Matteo F: sì, era divertente. Ho paura di morire, voglio scappare
  • maestra: e se succedesse nella realtà ti divertiresti?
  • Matteo F: no, nella realtà no
  • Marzia: io sì
  • Leo: ti divertiresti a rischiare di morire?!?
  • Dario: ma non muori mica!
  • Leo: ma la maestra ha chiesto nella realtà!
  • Dario: ma è un'altra cosa!
  • Martina: sì, Dario, è la stessa cosa!
  • Leo: se io sto veramente per morire.... non mi divertirei tanto, ma nel gioco...Ferrucci si diverte quando sta per morire nel gioco
  • Alessandro: Matteo F nel mio gioco ci ride quando io muoio e lui muore
  • maestra: ci ridete perché è un gioco
  • Alessandro: perché è divertente
  • Matteo F: mi diverto, sono felice anche perché ho capito subito i pulsanti
  • maestra: quindi cosa ti diverte?
  • Dario: la sfida!
  • Matteo F: la sfida
  • Jonathan: volevo dire che, praticamente, io la guerra non la faccio mica per davvero quando gioco. Cioè, la faccio per davvero, però....
  • maestra: però è un gioco. Un gioco vero
  • Jonathan: eh, sì. Faccio finta di andare ...nella casa, per finta. Mi diverte che faccio finta che ci sono degli amici, però che li vedo
  • Elena: io ci ho già paura nel gioco, figuriamoci nella realtà!






  • Marzia: (gioca) E' andato ben questo gioco. Ho vinto. Ho avuto un'emozione fortissima
  • maestra: che nome daresti a questa emozione....ansia, eccitazione...
  • Marzia: eccitazione
  • maestra: e dove la sentivi questa eccitazione?
  • Marzia: (tocca il torace)
  • maestra: effettivamente ci sono delle zone del nostro corpo dove sentiamo le emozioni
  • Leo: io lo sento nell'intestino
  • Alessandro: io la sento qua la paura
  • Federico: io quando ho paura sudo!
  • Erika: anch'io

IN QUALE PARTE DEL CORPO  SENTI LA PAURA?

nello stomaco


nel petto

nello stomaco e nella pancia



nelle gambe

nel petto

nel petto e nello stomaco

nello stomaco

nell'intestino

nello stomaco e nella pancia

in tutto il corpo

nel petto

nello stomaco

non so dire in quale parte del corpo



  • Jonathan: (gioca) paura
  • Simona: dove hai sentito la paura?
  • Jonathan: da tutte le parti, in tutto il corpo. Mi sembrava di farlo per davvero. Mi sono divertito


  • Simona: molti di voi hanno espresso questa sensazione di paura mentre giocavate.  Come vi sentite di fronte alla paura? Non sto parlando soltanto del gioco
  • Jonathan: a volte ho paura di parlare
  • Leo: io quando parlo non ho paura. Cioè..se sono davanti a mezzo mondo, allora paura un po' ce l'ho...
  • Marzia: timido
  • Leo: timido io non sono e non lo sono mai stato. Visto che io non ho paura a parlare, potrei aiutarti. Ma proprio per capire come potere aiutarti, Jonathan,  vorrei sapere cosa vuoi dire. Perché se io non so cosa vuoi dire non risco ad aiutarti
  • Dario: se vuoi puoi anche dirlo nell'orecchio
  • Simona: vuoi andarglielo a dire fuori? Ne parlate un attimo da soli e poi rientrate?
  • Leo: prima però io voglio chiederti una cosa. Io, sì, sono un tuo amico, però prima di tutto voglio chiederti: ne vuoi parlare con me? Perché se non ne vuoi parlare, se mi dici no perché non ne hai voglia..
  • Jonathan: ci voglio anche Dario  (Jonathan, Dario e Leo escono)
  • Alessandro: e poi si dice  a tutti? Perché prima ne parla con loro?
  • Simona: perché ha bisogno di confrontarsi prima nel piccolo gruppo e poi lo dirà a tutti
  • maestra: nel frattempo continuiamo questa conversazione
  • Simona: chi vuole partire? Sensazioni di paura, al di là del gioco
  • Elena: quando la mia camera è in disordine. Paura che mamma si arrabbi
  • Federico: io ho paura, anche se è giorno, se vado in  stanze buie ho paura e mi viene una colica di pancia, come se vomitassi, e sto male
  • Andrea: quando col mio babbo andiamo a pesca passiamo con il canotto sull'acqua del mare. A me mi viene un po' di paura che sotto l'acqua ci sia un ramo che sgonfia il canotto e noi finiamo in acqua. E mi sembra che lì sotto l'acqua ci siamo creature viscide
  • Gabriele M: alla mattina quando vado alla fermata per venire a scuola con la mia sorella e la mia mamma, noi lasciamo la sorellina piccola a casa, e  quando sono in mezzo alla strada mi viene la sensazione che.... le succedesse qualcosa. Quando sono lì dico:"Le succederà qualcosa?"
  • Gianluca: io quando vedo un film horror, quando lo vedo non mi sembra tanto di paura, però poi la notte mi vengono in mente delle scene e io vado in salotto, accendo la televisione e sto un  po' lì
  • maestra: sposti l'attenzione
  • Marzia: la mia paura è quando vado a dormire, e è tutto buio, e la mia mamma lascia la finestra con la serranda un po' aperta
  • Matteo S: io ho paura dell' ago delle punture
  • Elena: io scappavo sempre dall'ambulatorio quando dovevo fare i vaccini
  • Federico: o allora il mi' babbo! Ha morso il dottore nella mano una volta!
  • Erika: una volta la mia sorella stava per prendere il vaccino e le è rimasto l'ago nel braccio e ha corso per tutto l'ambulatorio
  • Martina: io, un po' come Gianluca, ho paura quando vedo Harry Potter. Solo Harry Potter. Poi la notte me lo sogno, e sicché non riesco più a dormire. In particolare mi hanno fatto tanta paura quella specie di cenci, i Dissennatori. Io l'ho visto due volte, e in particolare mi ha fatto paura la seconda volta che l'ho visto, non sono riuscita a dormire
  • Gianluca: perché la seconda volta lo capisci più a fondo. Soprattutto quei film un po' tutti intrecciati, dove non ci capisci nulla la prima volta
  • Martina: e poi quando vado a letto chiudo tutto: chiudo l'armadio, chiudo le tende, chiudo tutto e mi faccio lasciare la luce accesa, perché ho paura delle ombre, perché io ho l'immagine che i ladri sono vestiti di nero, e io ho paura dei ladri
  • Alessia: io ho paura ... non di  tante cose. Quando c'era una riunione agli Spinelli ci siamo andati e hanno parlato dei ladri e hanno detto che bisognava starci attenti e anche mettere l'allarme, che se entrano i ladri ci si sveglia. E io ero su un divano accanto alla finestra e appena ha detto questa cosa io ho detto "mi allontano subito da tutte le cose che si possono aprire!" Questo era tre anni fa, e io ho sempre paura di questa cosa. E poi, come ha detto Martina, ho paura dei ladri che entrano in casa. Certe volte mamma lascia la finestra aperta per far cambiare l'aria e io dico "chiudila subito!" e poi vado a letto
  • Elena: ogni sera ho paura di una cosa diversa. Non lo so perché. Una notte mi sveglio e mi immagino degli occhi gialli nel buio e allora butto giù il materasso, mi metto sotto il materasso, e poi rimetto su il materasso
  • Gabriele M:  sai quella cosa che ho raccontato prima, no? La mia sorella piccola, quando si alza e non c'è mamma, lei piange subito.  Perché è successo quattro o cinque volte che lei piange e non respira più. E una volta quando mangiava il riso, è andato di traverso e non riusciva a respirare
  • Leo: a me piace sentire la sensazione della paura. Tipo, una volta ero a casa di Elena, siamo andati fuori senza le torce, a me era sembrato di vedere un mega-Troll con un'accetta così! E lei, la mia sorella e Enrico "aaaaaaaaaahhhhhhh". Io e Dario eravamo gli unici a non piangere. Insomma, per farla breve, anche quando faccio gli incubi e mi sveglio, mi giro di là e ne faccio un altro e mi garba
  • Matteo: io ho paura del buio, allora accendo la luce. Quando vado giù di notte a prendere l'acqua, scappo su di corsa. Le gambe si muovono da sole
  • Andrea: io quando sono nel mio letto, a volte sogno una cosa brutta, allora mi  arrabbio e faccio un urlaccio per far andare via la mia paura
  • Alessandro: la paura: allora, io certe volte la paura me la sento qui (tocca lo stomaco) come se ci avessi gli urli  qua dentro. Gli urli pieni. Quando sono pieno di urli faccio "aaahhhh". Cerco di calmarmi, cerco di dire " questo è solo questo, è solo quella cosa..."
  • Leo: cerchi di rassicurarti
  • Alessandro: e invece la rabbia - io la chiamo super-rabbia questa cosa - la sento qui, lo sento strano, una specie di inizio di rabbia insomma
  • Dario: io ho solo paura di questa cosa, anche di giorno: ho paura che quando vado su...l'hai presente la mano, quella che avevo portato per Halloween? 
  • Federico: sì, quella con gli artigli
  • Dario: ho paura di lui, anche di giorno, che mi sia dietro
    (
    Jonathan, Leo e Dario rientrano)
  • Jonathan: parla te Leo
  • Leo: allora, Jonathan ha paura che a me, a Dario e Adam, non se se anche a qualcun altro...
  • Jonathan: no, solo a voi tre
  • Leo: ... ci succeda qualcosa. Perché Jonathan ci ha detto che lui fa i sogni che qualcuno ci prende e non ci riporta più, ci rapisce. Lui lo sogna e ha paura che succeda davvero
  • Dario: Jonathan ha detto anche che ha paura che la scuola non sia sicura
  • maestra: spiega cosa intendi
  • Jonathan: che non sia sicura
  • maestra: che si rompa?
  • Jonathan:
  • Leo: io gliel'ho detto che questa scuola è sicura
  • Alessandro: hai paura che ti boccino?
  • Jonathan: no, no. Vorrei stare un po' solo Dario e io e basta
  • Simona: in che senso dici che la scuola non è sicura?
  • Jonathan: è grande. A me non mi fanno paura i posti piccoli
  • maestra: la paura degli spazi grandi aperti si chiama agorafobia, succede a tanti 
  • Leo: e la claustrofobia è la paura degli spazi chiusi
  • maestra: qualcuno ha paura degli spazi aperti, qualcuno ha paura degli spazi chiusi
  • Dario: io ho paura dentro la coperta, tipo la claustrofobia, però solo dentro la coperta
  • Jonathan: io accanto alla finestra, ma la notte, se le finestre sono alte
  • Alessia: io accanto alla porta e alla finestra
  • maestra: e a scuola hai paura delle finestre?
  • Jonathan: a scuola no, perché sono basse le finestre




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