mercoledì 3 ottobre 2012

GALILEO GALILEI

Padre della scienza moderna, Galileo Galilei è stato il grande pensatore grazie al quale si è diffuso un nuovo modo di fare scienza: il metodo sperimentale.



Nacque a Pisa il 15 febbraio 1564.
Il padre Vincenzo era un musicista, la madre si chiamava Giulia degli Ammannati. Galileo fece i primi studi di letteratura e logica a Firenze dove si trasferì con la famiglia nel 1574.

Nel 1581, per volere del padre, si iscrisse alla facoltà di medicina dell'Università di Pisa, ma per questa disciplina non mostrò interesse. Lasciata dunque l'università pisana ritornò a Firenze. Qui sviluppò una passione per la meccanica cominciando a costruire macchine sempre più sofisticate, approfondendo la matematica e compiendo osservazioni di fisica.

Nel 1589 ottenne la cattedra di matematica all'Università di Pisa che mantenne fino al 1592.
Nel 1591 il padre Vincenzo morì. 
(Per approfondire guarda il video:  http://portalegalileo.museogalileo.it/igjr.asp?c=36232 )

Nel 1593 Galileo venne chiamato a Padova dove la locale Università gli offrì una prestigiosa cattedra di matematica, geometria e astronomia. Galileo accettò con entusiasmo e  vi rimase fino al 1610.

Intanto nel 1599 conobbe Marina Gamba, che gli dette tre figli: Virginia, Livia e Vincenzo.
 E' in questo periodo che Galileo cominciò ad orientarsi verso la teoria eliocentrica copernicana, avvalorata anche dalle osservazioni effettuate con un nuovo strumento costruito in Olanda: il telescopio, strumento che Galileo migliorò e mise a punto
 ( Per approfondire guarda il video: http://portalegalileo.museogalileo.it/igjr.asp?c=36240 )

Con il suo cannocchiale Galileo fece una serie di osservazioni della luna e di Giove, scoprendone quattro satelliti, conosciuti oggi con i nomi di Europa, Io, Ganimede e Callisto.

La teoria eliocentrica sostenuta da Galileo Galilei venne ben presto ritenuta incompatibile con quella geocentrica della Bibbia e della tradizione filosofica aristotelica.

L’Inquisizione ecclesiastica bollò come eretica la teoria eliocentrica e proibì a Galileo di appoggiarla; ma Galileo, anche se intimorito, non interruppe i suoi studi scientifici, e scrisse il "Dialogo sui due Massimi Sistemi del Mondo", nel quale metteva a confronto la teoria eliocentrica copernicana e quella geocentrica tolemaica.

Appena questo libro di Galileo giunse nelle mani del Papa Urbano VIII, egli ne proibì la distribuzione e fece istituire dall'Inquisizione un processo contro Galileo.

Lo scienziato, ormai anziano e malato, venne chiamato a Roma e processato (1633).
Imprigionato e minacciato di tortura, Galileo fu costretto ad abiurare pubblicamente (umiliato indossava un rozzo sacco) e condannato alla prigione a vita.

Si dice che nell'occasione Galileo mormorasse fra i denti "Eppur si muove".

La pena venne poi trasformata in quella che oggi chiameremmo "arresti domiciliari": gli fu concesso di scontarla nella sua villa di Arcetri, vicino a Firenze, fino alla morte.

Galileo morì il giorno 8 gennaio 1642, circondato da pochi allievi e nella quasi totale cecità.

A Galilei si deve la legge del pendolo (il tempo delle oscillazioni è costantemente uguale, qualunque sia la loro ampiezza): chi si reca nella Cattedrale di Pisa può ancora oggi ammirare, sospesa alla volta altissima del tempio, la lampada che con le sue oscillazioni ispirò al giovane Galilei proprio l'invenzione del pendolo come regolatore di un movimento meccanico.

Galileo Galilei è sepolto a Firenze, in Santa Croce, nel mausoleo dei sommi italiani. 

Trecentocinquanta anni dopo la sua morte (1992) la Chiesa ha riconosciuto formalmente la grandezza di Galileo Galilei, "riabilitandolo" e assolvendolo dall'accusa di eresia.

Nessun commento:

Posta un commento